• on Ottobre 28, 2018

MATERDOMINI 2010 – VICARIATO PER I LAICI

Vicariato per i Laici
favorire il dialogo e la comunione, unire le forze, coordinare i rapporti tra gli Uffici e con il territorio, educare alla condivisione delle problematiche e alla ricerca di soluzioni comuni, porre particolare attenzione alla qualità delle proposte formative, collegare la realtà del Vicariato con gli altri uffici diocesani a supporto delle iniziative intraprese e con tematiche di interesse comune: questo l’impegno del Settore laicato.
Alcune criticità che sono state di ostacolo o hanno rallentato il raggiungimento degli obiettivi:
Difficoltà nel monitoraggio dell’azione pastorale per la mancanza di contatti stabili con gli organismi di partecipazione: Collegio dei Decani, Consigli pastorali parrocchiali e decanali.
In una programmazione che abbia buone possibilità di successo, è importante che ci sia un adeguato monitoraggio delle iniziative e del vissuto pastorale, che permette al soggetto monitorante di seguire con attenzione tutte le fasi della programmazione in essere, per un costante accompagnamento e per la necessaria verifica.
Insufficiente abitudine alla comunicazione
Ancora oggi é insufficiente la comunicazione, formale ed informale, con gli organismi preposti e al passaggio delle notizie. L’inveterata abitudine alla coltivazione del proprio orticello e la difficile abitudine alla comunicazione, sono visti ancora da alcuni come un elemento di controllo a cui in genere, soprattutto i presbiteri, non amano sottoporsi.
Difficoltà a leggersi come nuovo organismo pastorale
Il mancato e delicato passaggio attraverso la nuova formulazione e la nuova strategia pastorale dei decanati, che ancora stentano a relazionarsi con il centro e tra loro, soffre degli inevitabili problemi delle nuove sistemazioni e raccordi, senz’altro superabili, ma che richiedono più tempo ed impegno.
Qualche notizia dai singoli Uffici.
Ufficio per la Formazione (PUF)
E’ stato approvata e pubblicata ad experimentum la Guida del PUF.
E’ stata attivata in ogni decanato una sede del PUF ed in alcuni anche 2 sedi: nel V, (Vomero) allo Shekinà e a via Nicolardi; nel VI, (zona Vasto) a via Foria e a Poggioreale; nel IX a Ponticelli e a Barra; nell’XI a Casoria, ad Afragola e ad Arzano; nel XII a Portici, S. Giorgio a Cremano ed Ercolano. Si tratta complessivamente di 848 persone. Sono stati attivati, inoltre, nella Diocesi, i 5 centri per la formazione mirata.
Da segnalare:
1) Degli 848 iscritti, solo un centinaio sono giovani.
2) Fino a questo momento e salvo ripensamenti non c’è nessuna richiesta in merito ad alcune nuove figure ministeriali: operatori di pastorale dei malati, per la III età, lo sport, lo spettacolo, le comunicazioni sociali.
La formazione è ormai prassi consolidata e grazie ad essa, nella diocesi, possiamo contare su un numero sempre crescente di laici, esperti e corresponsabili, ma occorrerà impegnarsi ed investire sempre di più in tale campo.
Pastorale giovanile
I Responsabili lamentano il non invito ai Presbitéri e ai CP decanali. Lì dove è stato fatto i giovani sono stati sensibilizzati alla partecipazione ai Consigli Pastorali, parrocchiali e decanali.
Inoltre, leggo dalla relazione, “molti referenti di gruppi e associazioni giovanili compiono un lavoro da “carbonai”, cercando di alimentare tra loro forme di comunicazione reale, usando internet più della penna e del telefono e riuscendo a far scorrere notizie e a costruire ponti in velocità a noi ancora lontane. Nella stragrande maggioranza, i singoli, di buona
volontà, si collegano con l’Ufficio diocesano attraverso la posta elettronica o direttamente, baipassando la realtà decanale”.
Si può affermare, però, che le associazioni giovanili (agesci, rinnovamento, focolarini, CL, gifra, ecc.), si lasciano più facilmente coordinare, grazie alla Consulta dei giovani. I gruppi giovanili spontanei, che cambiano continuamente i loro referenti, sono poco e male coordinati.
Nel prossimo anno occorrerà impegnarsi a creare nelle parrocchie e nei decanati organismi di partecipazione e più forti relazioni tra gli Uffici di Curia che si occupano del mondo giovanile e formulare poche, univoche e significative proposte rivolte ad un’azione missionaria sul territorio.
Oratori
Notevole crescita dell’interesse per l’Oratorio, censimento di quelli esistenti, contatti con gli Enti pubblici per il riconoscimento della loro funzione educativa e per i finanziamenti, contatti con le associazioni e i movimenti per una necessaria sinergia.
Pastorale familiare
Notevole impegno nel discorso formativo degli operatori del Settore, incontri mensili con le Associazioni e i Movimenti per la vita, preparazione e celebrazione delle giornate diocesane per la famiglia, la vita, i nubendi e le giovani coppie. Ed inoltre adorazioni, incontri di preghiera e Ritiri spirituali per le famiglie, incontri di formazione (4) e di preghiera (2) per le coppie in difficoltà.
Per quest’ultime, nel prossimo anno, si propone di mettere più a fuoco il problema, programando:
uno o più incontri con i Vicari e i Decani per discutere le strategie pastorali da adottare; un plenum sull’argomento; la sperimentazione di percorsi formativi in uno o più decanati ed anche convegni e tavole rotonde sull’argomento.
Consulta dei laici
Priorità di quest’anno pastorale:
consolidare il rapporto tra le Associazioni e i Movimenti e la Chiesa locale; partecipare alla vita della Chiesa locale. (Mons. Di Donna ha incontrato le Associazioni e i Movimenti per presentare le Linee pastorali del Vescovo); impegno nella promozione del discorso educativo (Convegno alla Partenope), attivazione dell’Osservatorio sulla città. Si sono attivati i seguenti laboratori:
– sul discorso educativo (d’intesa con tutto il Settore laicato)
– sulla legalità
– sulla salute (Convegno dall’accoglienza alla vita alla dignità della morte)
– sull’assistenza domiciliare (il malato che esce dall’ospedale viene abbandonato e finisce col pesare solo sulla famiglia)
– sul lavoro
– sulla scuola
– sulla giustizia
– sull’ambiente (problema dell’acqua)
Nei laboratori sono state coinvolte persone esperte nei vari campi e non aggregate la cui risposta e partecipazione è andata al di là di ogni previsione.
Per il prossimo anno si continuerà su tale strada.
Pastorale della III età
E’ cresciuta la rete dei collaboratori e si sono consolidati i Centri parrocchiali. Resta da chiarire il rapporto tra l’Ufficio diocesano ed il Centro S. Raffaele a Materdei.
Pastorale dello sport e dello Spettacolo
Sono state censite le realtà sportive esistenti, e sono state promosse varie iniziative di aggregazione, tra esse le Napolimpiadi.
Sono state, altresì, censite le Sale della Comunità e le Associazioni culturali. Entrambi gli Uffici, con le opportune strategie, risultano luoghi opportuni di primo annuncio.
Pastorale del Turismo
Ci sono stati vari incontri con gli operatori del Settore, due di essi presieduti dal Cardinale Arcivescovo.
Si sta lavorando al nuovo Statuto dell’ONP.
Nei sabati e domeniche di maggio, nella cappella del Tesoro di S. Gennaro, si sono organizzate Messe per i turisti, di lingua inglese ed spagnola.
Gli operatori del settore anche se appaiono lontani o indifferenti al discorso religioso, risultano ma molto disponibili al dialogo, all’amicizia e alla collaborazione con la Diocesi.
Ufficio Arciconfraternite
Il Cardinale ha approvato il Nuovo Regolamento per le Arciconfraternite ed anche la ristrutturazione dell’Ufficio.
Inoltre sono state date chiare indicazioni pastorali per il mondo confraternale, disposizioni per le retrocessione dei loculi, per i loculi ultracentenari, per le quote associative e tutte le altre operazioni cimiteriali.
La Missione (proposte)
Per ciò che riguarda il futuro prossimo e il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo posti, tenendo presenti le suddette criticità prima elencate, occorre a nostro avviso:
– aiutare i CP decanali e parrocchiali nella lettura del territorio, per individuarne le priorità e formulare il progetto pastorale;
– proporre iniziative a largo raggio che investano più parrocchie dello stesso decanato, con il coinvolgimento delle Associazioni, i Movimenti e tutte le forze presenti.
– impegnarsi a raccogliere la “sfida educativa” che non può e non deve vederci partire in ordine sparso e senza un reale programma di azione.
– promuovere una reale pastorale di ambiente, che, partendo dalla famiglia, sappia dialogare con il mondo della scuola, del lavoro, dei media e delle politiche familiari.
Una articolata regia delle iniziative potrebbe salvarci dalla dispersione di energie e arrivare al cuore dei problemi.
Mons. Raffaele Ponte
Vicario episcopale per i laici