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VISITA CARDINALE UNITA’ PARROCCHIALE 07/01/2010

VISITA DEL CARDINALE
All’Unità parrocchiale
07/01/2010
Eminenza Rev.ma,
A nome dei Parroci, dei Presbiteri, dei 15 Diaconi, dei Ministri e di tutti i presenti desidero rivolgerLe un caloroso benvenuto. Saluto altresì il Vescovo ausiliare, il vicario per le comunicazioni ed il Decano del nostro Presbiterio.
Eminenza sono riuniti intorno a Lei i rappresentanti dei Consigli PP e degli AE delle Parrocchie Immacolata di Nazareth, Regina Paradisi, S. Croce ad Orsolone e S. Maria di Costantinopoli a Cappella Cangiani. Queste, per motivi di opportunità e per scelta del Presbiterio formano una delle Unità parrocchiali del V Decanato (75.000ab. circa). Queste Unità, sono la prima risposta alle indicazioni del PPD che, alle pp.27-28, così si esprime: “è necessario che si sviluppi sempre più una pastorale capace di realizzare sinergie, superando anche difficoltà e resistenze…. Convinti che sia finito il tempo della parrocchia autosufficiente, dobbiamo cercare di mettere le parrocchie “in rete” in uno slancio capace di realizzare una pastorale d’insieme, attuando, tra l’altro, anche nella nostra Diocesi quelle nuove forme che vanno sotto il nome di “unità pastorali”. In tale cammino, la comunione tra sacerdoti, diaconi, religiosi e laici, e la loro disponibilità a lavorare insieme, costituiscono la premessa necessaria di un nuovo modo di fare pastorale”.
Dico subito che il rapporto tra le 4 Comunità è continuo ed intenso sia per l’amicizia che lega i parroci e i sacerdoti tra loro sia anche perché, essendo Cappella Cangiani luogo di passaggio, ed anche la parrocchia più grande, diventa anche, in molte occasioni, motivo di riferimento per tutti.
Tutte queste parrocchie sono diversamente organizzate ed hanno già costituiti e funzionanti i CP e i CPAE, l’Oratorio, la Caritas e se, nella parrocchia di S. Croce il CPP non è ancora a pieno regime ciò dipende dal fatto che don Alessandro Rulli è stato nominato parroco da un anno circa.
Il mio intervento non mira a presentare le singole parrocchie, lo faranno i loro rappresentanti, ma solo il lavoro comune e lo specifico di qualcuna di
esse, evidenziando tutto quello che viene messo a disposizione di tutti. D’altra parte Lei già conosce ciascuna comunità per averla incontrata più volte, certamente nella liturgia ed anche in altre occasioni. Nella nostra Lei è venuto pochi mesi dopo il suo ingresso per “vedere la parrocchia nella sua quotidianità”, per celebrare l’Eucaristia e per accompagnare il Metropolita di Cipro in visita a Napoli.
Passo ora ad elencare alcune iniziative comuni:
– a febbraio la marcia della vita e la celebrazione della S. Messa nell’Ospedale Cardarelli e al Policlinico;
– a maggio e ad ottobre il pellegrinaggio a Pompei;
– a novembre la visita al Beato Vincenzo Romano;
– e nei mesi estivi la realizzazione di campi-scuola per ragazzi e giovani.
Ed inoltre, la collaborazione in occasione del riposo estivo ed anche per celebrazioni e catechesi. Ciascun parroco non si è mai chiuso nel suo territorio né ha mai impedito ai suoi filiani di andare alla parrocchia vicina per la celebrazione dei Sacramenti sia per l’affetto e la fiducia scambievoli sia per la stima che sentiamo per ciascun parroco e i suoi collaboratori ed anche per rendere più agevole il cammino formativo dei fedeli.
Le offerte di servizi:
le parrocchie dei Camaldoli, data anche la natura del luogo, sono diventate punto di riferimento per tutte le iniziative per la salvaguardia del creato.
Anche le iniziative “luci nella notte” e “missionari di strada” sono promossi dai giovani delle due parrocchie in collaborazione con il centro di pastorale giovanile Shekinà.
La parrocchia di Cappella Cangiani ha messo a disposizione dell’intera Diocesi, grazie all’impegno del segretario parrocchiale, ing. Spagnoletti, la sua esperienza informatica. E’ stata la prima ad inserire i dati dei supporti cartacei (Registro dei Matrimoni, dei Battesimi e delle Cresime) con il programma Winsipa, oggi Sipanet della Unitelm, con la quale ha collaborato per il miglioramento del programma. L’esperienza giornaliera della nostra segreteria parrocchiale d’intesa con don Merluzzo e l’ing. Gravino della nostra Curia hanno consentito la realizzazione di una versione personalizzata del programma per la nostra Chiesa. Inoltre, da
tempo la nostra parrocchia è in grado anche di redigere, in brevissimo tempo, tutti i Documenti che riguardano la pratica matrimoniale.
In questa Sala teatro, messa anche a disposizione di tutti, è sorto il primo Circolo culturale iscritto all’Anci e tale scelta è servita da stimolo ad altre Comunità parrocchiali. Nel nostro Circolo culturale è presente, l’ing. Monaco, vice presidente nazionale e responsabile regionale dell’Anci, (Ass. naz. Circ. cinematografici), e della Federgat (Federazione gruppi attività teatrali)
Anche il campo di Basket serve tutta la zona e, in futuro, con l’aiuto della Provvidenza anche altri spazi, da qualche tempo ottenuti, e da ristrutturare saranno a disposizione di tutti.
Ed inoltre: il Patronato ACLI e il Consultorio familiare, punti precisi di riferimento per tutto il territorio decanale e la Onlus Asabb per i bambini bisognosi.
Da qualche mese, grazie all’impegno e alla generosità di un vicario parrocchiale, don Antonio Colamarino, è cominciato anche l’Ars Universitatis per l’accoglienza degli studenti delle Facoltà Universitarie presenti sul territorio e degli studenti di tutta la zona. La parrocchia ha messo a disposizione tutte le sue strutture e promuove momenti di formazione, di spiritualità, di dialogo, di socializzazione, di svago, di sport.
Dovrei ora parlare delle altre scelte e attività di questa Comunità: la divisione della parrocchia in Diaconie, la collaborazione delle Religiose, il Collegio dei Ministri (11 Diaconi, 7 accoliti e 1 Lettore), tanti ministri straordinari della Comunione, i Gruppi familiari, l’AC, l’organizzatissimo Centro per anziani S. Giuseppe Moscati, le varie attività del dopo Comunione, la nostra Caritas… ma prenderei troppo tempo.
Concludo auspicando che, dato il lavoro fatto finora, si possa affermare che pur partiti dalle “unità parrocchiali” siamo pervenuti alle “unità pastorali” così come richiesto dal nostro Arcivescovo.
Sac. Raffaele Ponte