• on Gennaio 11, 2021

Battesimo del Signore 2021

Domenica del Battesimo del Signore                                                           P. Bartolomeo Kupś
10 gennaio 2021

OMELIA: L’ACQUA CAMBIA TUTTO

            Uno dei luoghi più affascinanti della Terra è l’Islanda, chiamato il “paese del ghiaccio”, l’area più giovane del continente europeo. L’intera isola ha una natura desertica, con vaste distese coperte di sabbia, lava e aree di ghiaccio.  Il paese è anche noto per la presenza di numerosi vulcani attivi e bellissime cascate. La più famosa è probabilmente la cascata di Gullfoss.  Suscita una grande emozione la vista dell’acqua, che cadendo da un’alta quota colpisce con grande forza la superficie del fiume. Grazie a questo si formano piccole aree di “isole di ghiaccio”, diventano così fresche e piene di vita. [1] L’acqua cambia tutto…

Il vangelo di questa domenica ci porta al Giordano, dove parole interessanti provengono da Giovanni Battista: E predicava: «Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non son degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzati con acqua, ma Egli vi battezzerà con lo Spirito Santo». (Mc 7,7-8). Il battesimo di Giovanni fu un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Gesù non aveva bisogno di tale battesimo, perché era stato concepito dallo Spirito Santo (cfr Lc 1,31). Dal momento del concepimento già era Santo e Innocente (cfr Cap 1,38).  Gesù ha instaurato il battesimo sacramentale solo dopo la sua risurrezione (cfr Mc 16,16; Mt 28,19). Il battesimo dato da Giovanni Battista apparteneva ai lavaggi rituali prevalenti tra gli ebrei, ma aveva una sua specificità: era a disposizione di tutti coloro che si radunavano intorno a lui; era legato alla chiamata al pentimento e alla conversione; era l’anticipazione e la figura del battesimo messianico, che avviene nello Spirito e nel fuoco (cfr Mt 3,6-12; 21:25; Lc 7:29; Gv 1:25-33)[2]. Così si adempiono gli annunci dell’Antico Testamento ascoltati durante la liturgia odierna sull’evento al Giordano. ” O voi tutti assetati venite all’acqua, chi non ha denaro venga ugualmente; comprate e mangiate senza denaro!” (Is 55:1). Il dono dell’acqua viva, il dono dello Spirito Santo, è per ogni persona di buona volontà. Tuttavia, è molto delicato nelle sue azioni e rispetta la libertà umana. Pertanto, chi desidera essere toccato dalla Sua azione deve desiderarlo molto e cooperare concretamente con la grazia che verrà offerta. Il Salmista ci cantò: “Attingi con gioia acqua dalle sorgenti della salvezza” (Is 12,12,3). Aderire significa fare tutto il possibile per entrare nel mistero del Dio Uno e Trino, che, dal momento del Battesimo, si introduce nel nostro cuore, per soddisfare il desiderio. Senza acqua, non c’è vita, senza una concreta cooperazione con la grazia di Dio, la vita interiore non si svilupperà in noi. Quindi vediamo che l’acqua ha il potere di creare un nuovo ordine. E così le altre parole ascoltate poco fa si realizzano: “Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata” (Is 55:10-11).

Cos’è o chi è quest’acqua? Nel Vangelo di Giovanni, lo Spirito Santo è semplicemente chiamato acqua (cfr Ed 7,37-39).  Ma l’acqua del sacramento è diversa dall’acqua intesa come Spirito Santo. Isidoro di Siviglia insegna che la prima è acqua visibile, mentre la seconda è invisibile, la prima lavando il corpo indica ciò che sta accadendo nell’anima quando, dallo Spirito Santo, l’anima stessa viene lavata e[3]nutrita. Mi viene in mente un altro passo dell’Antico Testamento. Una visione di Ezechiele, che vede l’acqua uscire dal tempio. Quest’acqua divenne un corso d’acqua crescente e infine un fiume, e gli alberi che crescevano accanto a loro diedero tanti frutti e le loro foglie servirono da medicina (cfr Ez 47,1-12). Quest’acqua ha quindi un potere curativo. Lo Spirito Santo, che ci è dato nei sacramenti, guarisce. Prima di tutto nel battesimo, quando il peccato originale viene cancellato e vengono distribuiti doni, carismi e talenti, che poi ci serviranno per realizzare la nostra vocazione. Padre Raniero Cantalamessa, nella sua opera dedicata alla Terza Persona della Santissima Trinità, scrive che lo Spirito Santo è l’acqua che scorre dal Salvatore e trasforma i vasti deserti della vita umana: sfocia nel grande “Mar Morto”, che è il mondo peccaminoso, e nel piccolo “Mar Morto”, che è ogni uomo senza grazia, trasformandoli in luoghi[4]vivi. Gullfoss, l’impressionante cascata islandese, rinfresca le steppe e il terreno dell’isola. Allo stesso modo, come un fiume impetuoso, lo Spirito Santo può portarci a risvegliare ciò che è morto a causa della debolezza e del peccato, Egli ci aiuta a sviluppare la vita spirituale.

Lasciamoci trasportare da questa straordinaria Acqua, non solo oggi, ma ogni giorno e rallegriamoci della Sua presenza in noi, adorando Dio per il sacramento del Battesimo ricevuto anni fa.

 

 

[1] https://pl.wikipedia.org/wiki/Islanda

[2] P. Józef Kudasiewicz, domenica 36/2003

[3] Isidoro di Siviglia, Etimologie, VII, 3, 27 [PL 82, 270]

[4]Raniero Cantalamessa, Canzone dello Spirito Santo, Loretanek Sisters Publishing House, Varsavia 2001, p. 130.