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CONSIGLIO EPISCOPALE 2010 – VERBALE GRUPPO DI LAVORO

CONSIGLIO EPISCOPALE
9 dicembre 2010
Il lavoro della Commissione per le Linee programmatiche diocesane
In questo periodo:
– incontro con alcuni DS della zona nord e delle Scuole cattoliche per la sensibilizzazione e la creazione di una rete
– incontro con i Responsabili delle Commissioni del CPD per la necessaria sinergia
– incontro con il Comitato scientifico
– cooptato nel Gruppo di lavoro il Responsabile regionale della Fidae, P. Dante Toia
Il Settore Laicato copre diverse fasce di presenza dei fedeli ed è impegnato sul fronte della formazione delle coscienze per creare percorsi credibili e far crescere cristiani, cittadini che abbiano a cuore le sorti della Chiesa e della città in cui vivono. La svolta educativa, che è il programma della Chiesa Italiana, si è opportunamente coniugata con la scelta del nostro Pastore, che ha individuato nella famiglia e nella scuola i soggetti di tale svolta e della formazione di coscienze nuove, oltre che luoghi da rivitalizzare secondo i valori ispirati alla fede in Cristo.
E’ senza dubbio importante comprendere la valenza educativa dell’intuizione del Cardinale Arcivescovo, che attraverso il Giubileo, vuole dare un contributo alla promozione di una nuova eticità al fine di rianimare le radici ormai stanche della nostra città.
Il CPD, nello scorso anno, ha posto come centrale il tema di un progetto culturale per la nostra città con la finalità di educare anche come Chiesa al bene comune, ad un senso civico (cfr documento finale del CPD). Ciò bene si sposa con l’anno del Giubileo civile indetto dall’Arcivescovo, poiché “ bisogna saper reagire a quella secolarizzazione interna che insidia i cattolici e la stessa Chiesa, in maniera molto comprensibile, data l’osmosi reciproca che non può non esistere tra Chiesa e società”, (Card. C. Ruini).
Anche il Gruppo di lavoro e i componenti delle diverse realtà incontrate concordano nell’opportunità di dare sostegno al Giubileo per la città, pur nell’ottica dell’ottimizzazione degli eventi e delle risorse in campo, riconoscendo la valenza umana e civile dell’evento. Solo una rinnovata coscienza del bene civile e della responsabilità educativa può essere il motore del Giubileo e, quindi, del progetto culturale per sperare in un cambiamento di mentalità a Napoli.
La Chiesa soffre dell’abbandono umano di larghi strati di popolazione e non può ignorare che la mancanza di lavoro, l’assenza di prospettive per i giovani portano allo scoramento, alla delusione, che sono alla base di un allontanamento dai valori umani civili e religiosi e, spesso, portano giovani e non giovani a scelte ispirate alla violenza e alla sopraffazione.
Educare, quindi, concordano i membri del Gruppo di lavoro, è incontrare le persone senza lasciarsi cogliere dalla tentazione dell’evento fine a se stesso, ma, anzi, cogliere l’occasione per provare e riprovare percorsi formativi, servendosi di strategie nuove e vecchie, tutte tese all’ascolto delle necessità, ma anche e soprattutto, nello stile tipico della Chiesa, nell’accompagnamento delle persone per una speranza ritrovata.
Pertanto, l’esperienza comune suggerisce di continuare a mantenere attiva la strategia usata fino ad ora:
– sinergia tra i vari organismi pastorali: Consiglio episcopale, Decani, Consiglio Pastorale, Gruppo di lavoro, per evitare il dispendio di energie;
– insistere sulla formazione e sul coinvolgimento dei referenti delle Associazioni e dei Movimenti per un cammino comune;
– continuare ad incontrare e motivare i tanti laici, famiglie, docenti, DS, che, di buona volontà e ispirati da una sana laicità, vogliono, con la Chiesa di Napoli, attivare percorsi virtuosi e portare ai giovani modelli di riferimento significativi;
– Sollecitare i decanati affinché diventino i luoghi dove si sperimentano progetti per i genitori e il mondo della scuola, sulla scorta dell’esperienza diocesana;
– Sollecitare gli uffici di Curia, preposti alla cura di queste realtà, affinché diano maggiore supporto ai decanati, laddove richiesto e, contemporaneamente, a riconsiderare gli appuntamenti fissati, nella Agenda diocesana, alla luce del Giubileo per la città, (soprattutto gli incontri del Cardinale con i giovani e i ragazzi).
– A non considerare gli incontri e le varie iniziative solo come eventi, poiché si prevedono per essi strade di accompagnamento ed una serie di percorsi di informazione/formazione intermedi che rendano attiva una rete di conoscenze e di amicizia. Le persone interpellate, che sono a capo di istituzioni laiche, chiedono di essere parte attiva nelle decisioni e nella strutturazione degli eventi, e non solo fruitori di un servizio. Tutto ciò per riuscire ad integrare l’attenzione alla famiglia e alla scuola con l’educazione al senso civico e al bene comune. La scelta della scuola e della famiglia come luoghi privilegiati per una rinnovata educazione al senso civico e alla cittadinanza attiva, sembra essere il filo rosso che possa aiutare a superare un possibile rischio di frammentarietà e tenere insieme le varie attenzioni del PPD , del Giubileo e del precedente lavoro del CPD.
E’ ovvio, comunque, che la svolta educativa, alla base del Giubileo per Napoli, é fondata su un primo passaggio: dall’indifferenza verso i messaggi, per quanto autorevoli essi siano, all’interesse per i contenuti di quanto la Chiesa e le altre Istituzioni vogliono comunicare.
Iniziative in corso:
– sono pervenute notizie di due decanati già operativi per il discorso “famiglia e scuola”. (Aspettiamo la formalizzazione e le proposte operative di altri decanati). Nel primo dei due si è organizzato un Convegno che, coniugando il tema dell’amore, ha accompagnato le famiglie alla ricerca di un cammino orientato alla “vita buona del Vangelo”. Nell’altro, si sta avviando il censimento dei docenti, dei DS e degli studenti universitari per la creazione di una rete virtuosa e di alcuni itinerari di formazione.
– Alcuni uffici del Settore laicato, lavorando in sinergia, hanno organizzato incontri con i responsabili dei Movimenti e delle Associazioni sul tema, anche in vista della Giornata per la Vita e dell’incontro di preghiera voluto dal Papa. Per quest’ultimo sono stati coinvolti l’Ufficio liturgico e l’Associazione Scienza e vita.
– Continua l’attenzione alle famiglie dei fedeli separati, divorziati e risposati con percorsi formativi a livello diocesano e parrocchiale e con incontri di preghiera presieduti dal Cardinale Arcivescovo.
– Sabato scorso, organizzato dal Settore Cultura e dagli Uffici del turismo, della famiglia e delle arciconfraternite, nel Museo diocesano, si é attivato il primo percorso di evangelizzazione attraverso l’arte e la musica.
– Incontro con i responsabili decanali del PUF e con alcuni allievi per sensibilizzarli ulteriormente al cammino della Diocesi e al circuito virtuoso di formazione ai valori religiosi, civili ed umani.
– ottobre ha visto oltre 300 operatori pastorali presenti alla formazione sui temi della legalità, della sfida educativa e della difesa della vita.
Proposta operativa per i decanati
– Il gruppo di lavoro si propone di collaborare con i decani affinché, nel loro territorio, convocati alcuni tra i docenti, i DS e le famiglie più sensibili, si individuino alcune emergenze e si attuino percorsi educativi che, con il coinvolgimento delle Associazioni, dei Movimenti e della Pastorale giovanile, cerchino di dare risposte adeguate.
– Sulla scorta delle richieste fatte dai DS, incontrati a livello diocesano, si potrebbe ipotizzare anche a livello decanale un percorso di formazione per i DS, a partire dal loro primo incontro con il Cardinale nel prossimo 15 febbraio.