• on Maggio 19, 2019

Discorso di benvenuto al Card. Alfonso Lopez Truijllo 14/02/2002

 In occasione della Giornata per la Vita
Aula Magna della Facoltà Teologica

A nome della coppia responsabile dell’Ufficio diocesano famiglia,  i Coniugi Maria Pia e Sergio Condurro, dei collaboratori dell’Ufficio, dei rappresentanti delle Associazioni e dei Movimenti che promuovono la vita e di tutti i presenti, porgo il benvenuto a S. E. R. il Sig. Cardinale Alfonso Lopez Truijllo, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia e saluto con particolare gratitudine il nostro Cardinale Arcivescovo Michele Giordano, che ha voluto questo incontro, gli eccellentissimi Vescovi Ausiliari e tutti Voi qui presenti.

Eminenza, il nostro Cardinale Arcivescovo, fin dal suo ingresso nella nostra Arcidiocesi, ha voluto indicare alcune urgenze e priorità, ordinandole secondo criteri pastorali  di propedeuticità logica e pratica. Tra esse,  la famiglia, che è diventata il motivo ispiratore del nuovo Piano Pastorale Diocesano, proiettato oltre il 2000. In esso, la famiglia è stata considerata  come “il punto di partenza ed il referente principale ed immediato dei diversi ambiti del progetto pastorale, nonché delle strutture, delle risorse e dei metodi di azione “. Tale strategia, cadenzata, tra l’altro, da Convegni, concepiti come momenti forti  della progettazione pastorale, ha portato  alla revisione del modo di intendere la preparazione remota e prossima al matrimonio, alla rivisitazione del ruolo della donna  nella famiglia e del rapporto tra la famiglia e le altre agenzie educative, ed ha portato la famiglia ha riscoprire la sua vocazione missionaria. Una lettura attenta del magistero del Cardinale Giordano fa, inoltre, cogliere alcune linee costanti e portanti : “ la famiglia cristiana è come la chiesa o è evangelizzata ed evangelizzante o non è; la famiglia cristiana o è missionaria o non è famiglia cristiana”.  Inoltre, in quanto Chiesa domestica, essa “ è centro irradiante di carità evangelica, sa aprirsi alle altre famiglie, specialmente a quelle in difficoltà, sa testimoniare nella storia la carità sociale”.  E per la famiglie e le sue problematiche il nostro Arcivescovo ha speso tantissime sue energie, denunciando ritardi  e carenze istituzionali  ed evidenziandone le problematiche  sociali, abitative, professionali, relazionali, scolastiche diventando  egli stesso coscienza critica della classe dirigente napoletana.  Nella famiglia, poi, il Cardinale ha messo in risalto la responsabilità dei giovani, oggetto delle sue particolari premure.  Per essi ha creato centri di ascolto, di aggregazione e di crescita nella fede e li ha, inoltre,  convocati per un Sinodo diocesano, che li ha visti “protagonisti ed artefici del cammino umano a cristiano della famiglia ed evangelizzatori  nella famiglia  e per la famiglia”. L’attenzione alla vita è stata, poi, un’altra  delle priorità del nostro Arcivescovo. Per difenderla e promuoverla ha istituito Consultori familiari, Centri di ascolto e di aiuto e luoghi di formazione per gli operatori del settore, ed inoltre, ha voluto che, di anno in anno,  la Giornata nazionale per la vita, voluta dalla CEI, fosse celebrata a Napoli con particolare impegno. Questo nostro incontro di stasera è l’ultimo e il più qualificato momento di preparazione ad essa.

Grazie Eminenza per la sua venuta e per quanto ci dirà e, se me lo consente, un grazie particolarmente affettuoso  e grato al nostro Cardinale Arcivescovo ed ai due Ausiliari per il sostegno, l’incoraggiamento  e l’impegno che essi mettono  nella promozione della pastorale familiare nella nostra diocesi.

don Raffaele  Ponte
Direttore Uff. Diocesano  Famiglia                                                                                          14/02/2002