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domenica 14-03-21 IV Quaresima NON POSSUMUS – NON POSSIAMO ACCETTARE

14 marzo 2021                                                                                              P. Bartolomeo Kupś

QUARTA DOMENICA DI QUARESIMA – LAETARE

NON POSSUMUS – NON POSSIAMO ACCETTARE

La prima lettura di oggi ci presenta un momento molto difficile al quale partecipa il popolo scelto. Usando il linguaggio di oggi si potrebbe dire un disastro totale; innanzitutto, a livello spirituale, gli Israeliti commettono peccati molto gravi, tra i quali quello più orribile dell’idolatria. Vivendo così, hanno profanato il tempio, portando gli dèi pagani, mischiando le loro tradizioni religiose con quelle pagane, si stava promuovendo un sincretismo religioso, un nuovo ordine spirituale, le altre cose avevano preso il posto di Dio e il tempio veniva continuamente profanato. Le conseguenze? Il tempio viene bruciato e gli oggetti sacri distrutti, il popolo scelto viene deportato e posto in schiavitù.

Accogliendo la Parola, cerco di applicarla subito alla nostra vita quotidiana, voglio essere letto dalla Parola di Dio. Notate cari fratelli e sorelle che noi cristiani di oggi, siamo il nuovo popolo scelto e purtroppo la Chiesa di oggi si trova in un disastro quasi totale, si sta manipolando per far cambiare la dottrina, spesso si fa un ballo con gli dèi pagani, portandoli nelle chiese cattedrali, commettendo l’idolatria. I cristiani battezzati vanno dai cartomanti, partecipano a riti spiritualmente pericolosi, aumentano le profanazioni del Santissimo Sacramento, le chiese sono diventate aule, si parla troppo e si prega poco. Le cose sacre non vengono rispettate, basta vedere l’ultimo festival di Sanremo, il mondo grida che dobbiamo essere tolleranti e nello stesso momento si calpesta quello che è sacro! Non possumus! Scusatemi questa diagnosi dura, ma secondo me aumenta il contagio del coronavirus, perché finora non abbiamo capito cosa si dovrebbe fare. La Parola dice chiaramente che tutto è cambiato, quando il tempio è stato ricostruito. Ecco la risposta!  Dobbiamo riscoprire la nostra fede. Noi che veniamo qui ancora regolarmente, dobbiamo iniziare a pregare fortemente, implorando al Signore la misericordia. L’idolatria, tante profanazioni, blasfemie, dobbiamo inginocchiarci e pregare chiedendo la conversione dei peccatori, anche la nostra, c’è sempre qualcosa da fare a livello di vita interiore.

Dio è misericordioso ma è anche giusto. A volte siamo come Nicodemo, nel buio. Circondati dalle realtà tenebrose. Ma il Signore in questo itinerario quaresimale ci indica la strada, gli israeliti dopo aver peccato, mormorando, dovevano guardare il serpente di bronzo e così guarivano. Noi abbiamo qui qualcosa di più, anzi qualcuno più grande e potente: Gesù di Nazaret, la Parola incarnata, vero Dio e Vero Uomo. Possiamo guardare Lui, la Sua croce, le Sue piaghe, là si trova la nostra guarigione, come ci dice il profeta Isaia. Non c’è un’altra strada, abbiamo constatato che non basta il genio umano, i vaccini sono stati preparati, ma ancora troppo poche persone si rivolgono a Gesù, guardando Lui. Invece: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui (Gv 3, 16 – 17).

La domenica di oggi viene chiamata Laetare (Rallegratevi). Qualcuno potrebbe dire il motivo non c’è, vedendo la situazione mondiale, invece, il motivo c’è: La vigilia pasquale ci ricorderà la vittoria di Gesù sul peccato, sulla morte e su Satana. Noi accogliendo la Parola di Dio dobbiamo capire: “Finché la terra non abbia scontato i suoi sabati, essa riposerà per tutto il tempo della desolazione (2 Cr 36, 21).”