Al termine della prima sessione del Sinodo sulla sinodalità, concluso in Vaticano, il cardinale canadese esprime la sua gioia per lo spazio dato all’ascolto “senza giudizio” del popolo di Dio. Il Sinodo, dice l’arcivescovo di Québec, gli ha permesso di cambiare prospettiva: “È una prima tappa, ma abbiamo fatto già progressi. Siamo stati in grado di ascoltare in profondità, senza giudizi o rifiuti, senza braccia o denti rotti, ma mettendo sul tavolo cose difficili”