Prima udienza, oggi pomeriggio, nel Tribunale vaticano per la causa civile intentata con il collaboratore Panicco contro la Segreteria di Stato e l’Ufficio del Revisore generale, dopo quelle che definiscono “dimissioni forzate” per cui chiedono oltre 9 milioni di danno. Le difese dichiarano l'”inammissibilità” della citazione a giudizio per ritardi e indeterminatezze e affermano che la documentazione depositata il 18 gennaio potrebbe essere non autentica o sottratta agli uffici del Revisore