All’udienza generale del mercoledì dopo Pasqua, Francesco parla dello zelo evangelico che denota prontezza, preparazione, alacrità: non si può restare fermi chiusi in un ufficio, alla scrivania facendo polemiche come “leoni da tastiera” e surrogando la creatività dell’annuncio con idee prese qua e là. Occorre essere liberi da schemi, aperti alle sorprese di Dio