Nell’insicurezza e nel clima di paura che vive la popolazione del Burkina Faso, vittima di una “guerra imposta” e dell’incubo del terrorismo, l’attesa del Natale risuona, nelle parole del vescovo monsignor Laurent Birfuor Dabiré, come un momento di grazia. La preghiera del presule al Salvatore che nasce, è quella di volgere lo sguardo a tanta sofferenza e ricolmare ciascuno della sua misericordia