L’Osservatore Romano rievoca la scelta dei 35 Paesi che si radunarono nella capitale finlandese per firmare una carta destinata ad aprire un nuovo orizzonte di dialogo nel continente diviso in due dalla Guerra fredda
L’Osservatore Romano rievoca la scelta dei 35 Paesi che si radunarono nella capitale finlandese per firmare una carta destinata ad aprire un nuovo orizzonte di dialogo nel continente diviso in due dalla Guerra fredda